Inchiostri Plastisol Plast PF Amex. Confezioni da 0,5 Kg, 1 Kg, 6 Kg, 7 Kg. Per stampare in serigrafia su T-shirt e Felpe.

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Inchiostri Plastisol Plast PF Amex. Confezioni da 0,5 Kg, 1 Kg, 6 Kg, 7 Kg. Per stampare in serigrafia su T-shirt e Felpe.

Inchiostro Plastisol per serigrafia
Adatto per la stampa di Tshirt e Felpe
Anche in confezioni da 0,5 Kg
Ottima resistenza ai lavaggi a 60°
Facile stampabilità
Elevata brillantezza

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Gli inchiostri Plastisol Plast Amex sono prodotti indicati per la stampa di T-shirt e felpe.

Tra le caratteristiche del Plastisol abbiamo l’altro potere coprente e la facile stampabilità.

Inoltre il Plastisol offre un’ottima resa sui tessuti scuri ed una elevata brillantezza, oltre che un’ottima resistenza ai lavaggi a 60°.

È un prodotto pronto all’uso ma è necessario verificare la sua viscosità.
Per rendere più fluido il Plastisol occorre conservarlo e utilizzarlo in un ambiente a circa 20°C; bisogna sempre mescolarlo con energia prima dell’uso poiché è un prodotto tixotropico e il movimento brusco lo rende più fluido; se necessario si può diluire poco alla volta con apposito diluente per Plastisol, che è il Plastisol Additivo 86, sempre mescolando per controllarne la viscosità.
Il bianco, che è molto pigmentato per essere coprente, sarà sempre più denso rispetto ad altri colori.

Dopo l’utilizzo dell’inchiostro Plastisol, sarà sufficiente pulire gli attrezzi con il Solvente Pulizia Telai.

Gli inchiostri Plastisol si polimerizzano sul supporto in questi 3 modi:
con Cappa 160° per 1 minuto
con Termopressa 180° per 90 secondi (1 cm di distacco)
forno: 160° per 2 / 3 minuti

Il metodo più pratico per polimerizzare il Plastisol con la termopressa è il seguente:
– impostare con la manopola nera della termopressa una distanza di 10 mm tra le sue piastre, a piastre abbassate;
– di conseguenza la piastra superiore, riscaldante, non va a contatto con l’inchiostro fresco della t-shirt;
– impostare una temperatura di 180°C e un tempo di 70-80 secondi.
Così facendo è superflua sia la carta da forno, sia la velina, sia la stuoia in silicone e si lavora più velocemente.

La termopressa rappresenta un modo sicuro per polimerizzare il Plastisol ed è usata con ottimi risultati da molti serigrafi che non vogliono ancora passare al forno. Infatti l’azione della termopressa è perfettamente controllabile, sia per quanto riguarda il tempo, sia per la temperatura, ed è ripetibile in modo costante.
Se la mole di lavoro non è elevata le sarà sufficiente una termopressa economica con piastra da 38 x38 cm,
Se deciderà di acquistare una termopressa le indicheremo volentieri la modalità di uso più pratica ed efficace.

I Plastisol possono essere mischiati per ottenere delle variazioni di colore, come ad esempio aggiungere del rosso al blu per ottenere un colore più violaceo, ma se si vuole ottenere un viola coprente e ben pigmentato, è consigliabile acquistare il colore pronto all’uso piuttosto che comprare il rosso e il blu e mischiarli. Mischiandoli si corre il rischio di non ottenere un colore coprente, ma un colore opacizzato e poco carico.

Domande e risposte

Personalizzo indumenti da lavoro e t-shirt prevalentemente 100% cotone e misto con la termopressa. Vorrei passare alla serigrafia e vorrei acquistare un inchiostro plastisol perchè ho letto che è molto resistente ai lavaggi, ma non ho un forno.Posso usare la termopressa? Se sì, quale mi consiglia? Se no, quale altro inchiostro coprente su fondi scuri mi consiglia?
Risposta alla domanda di Marco

Le confermo che il plastisol è un inchiostro comodo da usare (non asciuga sul telaio) e resistente ai lavaggi, a condizione di polimerizzarlo in modo corretto.
Un ottimo plastisol con buon rapporto qualità/prezzo è il Plast PF di Amex.

La termopressa è adatta alla sua cottura, anche se il forno è più rapido, e quindi adatto ad alte produzioni.

Quale modello di termopressa? Dipende dal carico di lavoro che lei prevede di avere.
Per carichi medi (4-5 ore/giorno) può andare bene una termopressa di gamma media, come le Secabo. https://www.cplfabbrika.com/termopresse/termopresse-manuali/termopresse-manuali-secabo.html

Se le dimensioni dei loghi sono contenute può andare bene una piastra da cm 38×38 cm.

Le segnalo comunque la nuova termopressa elettrica https://www.cplfabbrika.com/termopressa-elettrica-autom-40×50.html , completamente automatica, e che consente di regolare in modo ripetibie la pressione su indumenti di diversi spessori.
E’ silenziosa e adatta a operatori non esperti.

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Mi sono stati regalati 7kg di ink plastico Bianco Flash. Ma leggevo sul vostro sito che asciuga più velocemente perché è un colore da fondino.Posso usarlo ugualmente come un bianco normale e creare da lì altri colori?
Risposta alla domanda di Enrico

Il bianco flash ha la caratteristica di asciugare rapidamente sotto la cappa flash, per essere sovrastampato.

Ma asciugatura non è necessariamente “polimerizzazione”: questa avviene in ogni caso, anche per il bianco flash, a 160°C.
Molti inchiostri bianco flash, e il Bianco Flash Amex da noi commercializzato è tra questi, hanno un punto di bianco tale da potere essere usati anche come bianco da finitura.

Se il suo bianco flash ha queste caratteristiche, può usarlo in questo modo e non modificare le sue abitudini di stampa.

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Vorrei acquistare l'inchiostro plastisol. Che additivi, diluenti e prodotti per la pulizia devo acquistare insieme? Preferirei additivi o diluenti che rendono l'inchiostro il meno denso possibile così da evitare lo strato "plasticoso" al tatto una volta stampato. In più so che per evitare questo effetto è consigliato acquistare telai con un maggior numero di fili possibili, giusto?
Risposta alla domanda di Chiara

L’unico additivo indispensabile per utilizzare il plastisol è il suo diluente: cioè il Plast Additivo 86, che trova nel menù dei colori alla pagina: https://www.cplfabbrika.com/plast-amex.html
Non esiste un dosaggio prescritto, per il diluente: occorre regolarsi di volta in volta secondo la densità dell’inchiostro estratto dal barattolo.

Questa densità è molto variabile: dipende dalla temperatura ambiente e soprattutto dal colore : il nero e il bianco in generale sono molto densi; altri colori meno.

Con l’aggiunta del diluente otterremo la densità ottimale, che è approssimativamente quella della Nutella Ferrero (in assenza di viscosimetro questo è un ottimo parametro di riferimento!).

Quello che scrive è corretto: stampando a più fili lo strato di inchiostro depositato è inferiore, e la finitura è meno plasticosa.
Per chi asciuga il platisol in termopressa un’altra causa di finitura lucida è la pressione della piastra.
Per evitare questo, è sufficiente regolare la piastra riscaldante a 10 mm dalla piastra inferiore, e impostare sulla pressa una temperatura di 180°C, anziché i soliti 160°C; la piastra non tocca l’inchiostro e perciò non lo lucida.

L’altro prodotto che le serve è un solvente pulizia telai, per eliminare qualsiasi traccia di inchiostro dal telaio dopo la stampa.

Può scegliere tra:

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Nelle specifiche tecniche è indicato che per polimerizzare il Plastisol ci vogliono 2 min a 160gradi. Sul vostro blog trovo indicato ”la distanza di 6-7 cm è corretta: richiede un tempo relativamente lungo (circa 15-20 secondi) e riduce il rischio di bruciare il tessuto.”. Perché questa differenza?
Risposta alla domanda di Claudio

Confermo 2 minuti a 160°C per polimerizzare definitivamente il plastisol.
Probabilmente i 6-7 cm di distanza per 20 secondi si riferivano all’asciugatura parziale tra un colore e l’altro, fatto con cappa flash.

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Stampo in serigrafia con ink plastisol e il problema è che, dopo la polimerizzazione, escono fuori dei "pelucchi" e fanno sembrare la stampa sbavata. Come posso risolvere?
Risposta alla domanda di Eugenio

Il fenomeno dei pelucchi che lei descrive è dovuto alle caratteristiche del tessuto.

Il rimedio è costituito da due piccoli accorgimenti:

  • prima della stampa dare un colpo di cappa flash di alcuni secondi, per scaldare la stoffa; in mancanza di cappa flash può andare bene la classica termopistola da carrozziere
  • aggiungere all’inchiostro, meglio se si tratta di plastisol, una piccola percentuale di additivo rigonfiante; in questo modo, duarnte l’asciugatura a caldo, lo spessore dell’inchiostro aumenta lievemente, in modo non visibile, e ingloba i pelucchi.
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Dove posso trovare l'inchiostro Plastisol Colore Grigio?
Risposta alla domanda di Davide

Nella gamma degli inchiostri serigrafici di norma non è presente il grigio, in quanto ciascuno se lo prepara nella tonalità che preferisce.

Il metodo più semplice è partire dal bianco e aggiungere nero quanto basta. Un poco di giallo, se si desidera, può produrre un grigio più “caldo”.

È consigliabile preparare in un barattolo a parte la quantità di inchiostro che si prevede di utilizzare.

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Che differenza c'è tra il Plastisol Bianco e il Plastisol Bianco Flash?
Risposta alla domanda di Matteo

Il Bianco è un colore da finitura, caratterizzato dal colore “candido”, da un ottimo potere coprente; i suoi tempi di asciugatura sono quelli standard degli inchiostri Plastisol.

Il Bianco Flash è un colore adatto ai fondini, caratterizzato da un colore lievemente meno “candido” e da un buon potere coprente.

Il suo tempo di asciugatura, almeno per l’asciugatura parziale, è molto breve: con la cappa flash (da lì il nome Bianco Flash) in soli 4-5 secondi si manda la stampa fuori polvere, pronta per ricevere sopra altro inchiostro senza sporcare il lato inferiore del telaio.

L’asciugatura definitiva, invece, deve avvenire come al solito a 160°C per il tempo necessario.

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Esiste in commercio un inchiostro bianco Plastisol "antisanguinamento"?
Risposta alla domanda di Marco

L’unico sistema efficace per evitare che il plastisol sanguini sul poliestere è stampare un fondino/barriera: il prodotto adatto è il Dyno Grey, che trova alla pagina https://www.cplfabbrika.com/plastisol-effetti-speciali-e-additivi.html
Il Dyno Grey si stampa da 34 a 62 fili e la scheda tecnica è scaricabile dalla medesima pagina del sito, cliccando sul prodotto.

Sopra il fondino può stampare tranquillamente il Plastisol.

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Volevo sapere se la pasta da taglio per inchiostri a base solvente fosse utilizzabile esclusivamente con le tinte per stampa in quadricromia o se fosse egualmente efficace anche sulle normali preparazioni coprenti.
Risposta alla domanda di Enrico

La pasta da taglio per inchiostri a solvente è compatibile con qualsiasi inchiostro a solvente e non soltanto con la serie Europa per quadricromia.

Il suo effetto resta comunque quello di indebolire il colore, riducendone l’intensità cromatica e la coprenza.

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Gli inchiostri plast amex per la quadricromia, non sono chiamati con i classici colori ciano magenta giallo e nero, ma bensì rosso e blu. Vanno bene uguale?
Risposta alla domanda di Dario

Il produttore di tali inchiostri li chiama imprecisamente così.
Chiaramente al rosso corrisponde il magenta, ed al blu corrisponde il ciano. L’importante è il fatto che nel nome compaia la dicitura “quadricromia”.

Benedetta Damonte
Responsabile Grafica

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Vorrei sapere se questi colori si utilizzano nella stampante o qual è il loro modo di utilizzo per trasferire con l'utilizzo di una termopressa. Grazie
Risposta alla domanda di Gina

I Plast Amex sono inchiostri serigrafici plastisol e si utilizzano con un normale banco serigrafico.

La stampa può essere effettuata direttamente sul tessuto, oppure si può stampare con tecnica “transfer”: vale a dire che si stampa l’inchiostro pastisol su carta siliconata per transfer serigrafici. Si fa asciugare la stampa e successivamente, in qualsiasi momento, si trasferisce l’immagine a caldo mediante la termopressa.

Il transfer serigrafico è una tecnica di stampa particolare, che richiede un minimo di conoscenza dei passaggi necessari.
A questo proposito può esserle utile il DVD didattico sul transfer serigrafico, che può trovare alla pagina del sito https://www.cplfabbrika.com/dvd-corso-il-transfer-serigrafico.html

Franco Ratto
Responsabile Tecnico e Commerciale

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Buon giorno,volevo sapere se questi inchiostri asciugano in aria normalmente e se possono essere usati per dipingere. Grazie, buon pomeriggio.
Risposta alla domanda di Salvatore

Gli inchiostri Plast Amex, come tutti i plastisol, asciugano solo se portati alla temperatura di 160°C con un apposito attrezzo (cappa, termopressa, forno).

In più la loro consistenza è piuttosto viscosa, e non facile da diluire.
Perciò non sono ritenuti adatti per essere stesi a pennello e usati per dipingere.

Sono molto più adatti allo scopo, e già utilizzati come lei prospetta, gli inchiostri a base acqua come i Modatex e i Texprint Mono (pagina del sito https://www.cplfabbrika.com/serigrafia/inchiostri-per-serigrafia/inchiostri-a-base-acquosa.html
Questi inchiostri si diluiscono agevolmente con acqua, per diventare pennellabili, e asciugano a temperatura ambiente.

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Per stampare con inchiostro Plastisol per serigrafia, che numero di fili del telaio devo scegliere?
Risposta alla domanda di Margherita

Gli inchiostri Plastisol possono essere utilizzati con telai tesati fino a 120 fili.

La scelta della filatura dipende dal tipo di disegno da incidere: maggiore è il dettaglio desiderato, maggiore è la filatura.

Tuttavia, con grandi campiture, la filatura può essere più bassa, tenendo presente però che se lo strato di inchiostro è spesso, si potrebbero creare delle crepe quando il tessuto viene lavato.

Infine, lo spessore minimo delle linee della grafica dovrebbe essere di almeno 0,3 mm.

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Vorrei stampare linee molto sottili, 0,03 mm, con un telaio a 90 Fili utilizzando inchiostro Plastisol bianco. Consigliereste comunque di farlo in 2 fasi con un primo strato essiccato? E consigliate di usare un inchiostro molto fluido per questo tipo di disegno (e quindi aggiungere l'additivo 86)?
Risposta alla domanda di Benedetta

Se avete già il telaio, potete stamparlo facilmente. Se invece dovete ancora acquistare il telaio, il mio consiglio è di aumentare la filettatura.

Gli inchiostri Plastisol possono essere utilizzati con telai fino a 120 fili.

Gli inchiostri bianchi sono spesso più densi di altri colori, a causa del pigmento bianco.
Quindi il consiglio è di procedere come ha suggerito: diluire maggiormente l’inchiostro ed eventualmente fare più passaggi con la spatola.

Vorrei anche sottolineare che è molto utile inserire uno spessore sotto gli angoli del telaio (anche una moneta da 5 centesimi può andare bene) per ottenere il cosiddetto “fuori contatto”.

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