Serimat Opaco Quasar. Inchiostro Vinilico per Serigrafia e Tampografia. Per PVC, polistirolo, ABS, carta, cartone, legno

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Serimat Opaco Quasar. Inchiostro Vinilico per Serigrafia e Tampografia. Per PVC, polistirolo, ABS, carta, cartone, legno

Inchiostro Serimat per Serigrafia
Finitura opaca
Adatto per PVC, polistirolo, ABS, carta, cartone, legno
Tutti gli inchiostri Quasar a base solvente possono essere utilizzati anche in tampografia, basta adottare qualche opportuno accorgimento

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Descrizione completa

Per PVC, polistirolo, ABS, carta, cartone, legno.

Serimat Quasar è un inchiostro a base di resine viniliche, selezionate e di prima qualità.

Ha una finitura opaca, omogenea e coprente.

L’inchiostro Serimat Quasar è sempre fresco anche se lasciato sul telai durante una interruzione di lavoro.

L’inchiostro Serimat Quasar è formulato con i migliori pigmenti.

Ti consigliamo di non eccedere nella diluizione in modo da non perdere la precisione dell’inchiostro.
Ricordati di agitare sempre l’inchiostro prima del suop utilizzo.

UTILIZZO DEGLI INCHIOSTRI A SOLVENTE QUASAR IN TAMPOGRAFIA
Tutti gli inchiostri serigrafici Quasar a base solvente possono essere utilizzati anche in tampografia, basta adottare qualche opportuno accorgimento.

Questa soluzione è particolarmente comoda per i serigrafi che stampano in tampografia in modo occasionale: in questo modo non saranno costretti a conservare in magazzino gamme di inchiostri differenziate, una per ogni tecnica di stampa.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che esiste una vasta gamma di inchiostri serigrafici, quasi uno per ogni tipo di materiale.
Potremo così utilizzare anche in tampografia ogni volta l’inchiostro in grado di dare il miglior risultato su quel particolare materiale di stampa.

COME FARE
L’inchiostro tampografico adatto alla stampa deve essere più fluido rispetto a quello per serigrafia, che normalmente mettiamo sul telaio.
Perciò la prima mossa da fare è rendere più fluido l’inchiostro aggiungendo il medesimo diluente che useremmo in serigrafia per quell’inchiostro.

A titolo di esempio:
con l’inchiostro vinilico Serimat si aggiunge il Diluente Normale 15
con l’inchiostro per poliestere Nyloflex si aggiunge il Diluente Lento 23

Aggiungiamo poco a poco il diluente e mescoliamo bene, fino a che la miscela sarà “quasi” al punto giusto.

È il momento di convertire l’inchiostro alla tampografia:
prendiamo il Diluente Tampografico 18 e aggiungiamone non più del 10%, mescolando.

L’inchiostro tampografico è pronto: possiamo metterlo nella tazza e provare a stampare.
Se necessario, per migliorarne la stesa sulla superficie di stampa, aggiungiamo minime quantità di Diluente Rapido 18 attraverso il foro di ispezione della tazza, usando una siringa.

CHE COSA È SUCCESSO
Il Diluente Rapido 18 evapora e asciuga molto in fretta.
Per questo motivo sull’inchiostro catturato dal tampone, durante il breve percorso dal cliché al pezzo da stampare, avviene che la superficie dell’inchiostro esposta all’aria diventa appiccicosa.
E così l’inchiostro, appena è a contatto con il pezzo, aderisce a questo e forma l’immagine.
E’ evidente che, se non fosse appiccicoso, rimarrebbe attaccato al tampone e la stampa non sarebbe possibile.

UN’UNICA PRECAUZIONE
L’inchiostro bicomponente Epoxery è usato frequentemente in tampografia, perché adatto ai metalli non verniciati, alla ceramica, al vetro, alle verniciature epossidiche.
Quando usiamo Epoxery in tampografia, dovremo aggiungere lo specifico CATALYST TAMPOGRAFICO, invece del normale Catalyst per serigrafia.
Tutto il resto rimane invariato.

Domande e risposte

Ho stampato con inchiostri serigrafici Serimat un telaio da 120 fili su vinile adesivo bianco. Purtroppo non sono riuscito ad avere un effetto pulito della stampa. Qual’è il motivo?
Risposta alla domanda di Federico

Il motivo più probabile è che l’inchiostro utilizzato avesse una eccessiva densità e andasse diluito con apposito Diluente Normale 290.15, oppure Diluente Lento 290.23.

Il secondo motivo possibile è che l’inchiostro sia rimasto fermo troppo a lungo sul telaio e abbia chiuso parte delle maglie; in questo modo l’inchiostro è passato attraverso il telaio solo parzialmente.

Indicativamente la corretta fluidità dell’inchiostro, che produce una stampa completa e uniforme, è paragonabile a quella della Nutella.
Se così non è, occorre intervenire aggiungendo diluente quanto basta.

È importante sapere che gli inchiostri a base solvente molto spesso e normalmente devono essere diluiti con apposito diluente.

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È possibile stampare su polistirolo con questo inchiostro serigrafico a base solvente?
Risposta alla domanda di Ettore

Non è possibile stampare il polistirolo espanso con inchiostri a base solvente.

Aziende con esigenze analoghe alla sua, su nostro suggerimento hanno avuto ottimi risultati utilizzando l’inchiostro a base acqua Texprint Mono https://www.cplfabbrika.com/texprint-mono-amex-conf-1-kg.html

L’unico limite di questo inchiostro è che richiede telai con filatura massima di 55 fili/cm; perciò la fattibilità dipende dalle caratteristiche della grafica.

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L'inchiostro Serimat è adatto per fare stampa Scratch Off (effetto Gratta e Vinci)?
Risposta alla domanda di Marianna

Questo è il funzionamento dello scratch off:

  • il supporto, stampato in offset, deve essere sovrastampato con una verniciatura UV, meglio se lucida.
  • le parti che dovranno essere grattate via sono stampate in serigrafia con inchiostro vinilico opaco, come per esempio il Serimat https://www.cplfabbrika.com/serimat-quasar.html
  • alcune aziende, come Amex, producono un vinilico specifico per scratch off, disponibile su richiesta.

Poiché l’inchiostro vinilico non è compatibile con la vernice UV, la sua adesione è ridotta e può essere grattato facilmente.

Esistono varie vernici UV, perciò è bene fare un piccolo test prima di avviare la produzione.

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Abbiamo acquistato un telaio tesato a 100 fili che stiamo usando per serigrafare delle scatole plastiche in policarbonato mediante l'inchiostro Serimat Quasar. Stampate le prime scatole, la stampa non è più omogenea e in alcune parti l'inchiostro non passa, come se le maglie si fossero chiuse. Quale è il problema?
Risposta alla domanda di Federico

Le cause dell’inconveniente sono molteplici e occorre agire su più fronti:

  • la temperatura dell’ambiente di lavoro è probabilmente elevata e l’ideale sarebbe lavorare in ambiente climatizzato a 20°C. Ma sappiamo che ciò non sempre è possibile, perciò ci accontentiamo di intervenire sugli altri parametri.
  • l’inchiostro è probabilmente troppo denso: occorre diluirlo con qualche goccia di Diluente Lento 23, che fluidifica l’inchiostro e ne rallenta l’asciugatura. In inverno sarebbe sufficiente il Diluente Normale 15. La consistenza ideale dell’inchiostro è paragonabile a quella della Nutella.
  • il ritmo di stampa è troppo basso: l’inchiostro va tenuto in movimento sul telaio e tra una stampa e l’altra devono intercorrere pochi secondi: l’inchiostro fermo tende ad asciugare prima
  • l’area del telaio occupata dal disegno deve essere sempre coperta da uno strato di inchiostro spesso 2-3 millimetri: se nel movimento di ritorno della racla rasiamo il disegno e portiamo indietro tutto l’inchiostro, lo strato di spessore minimo che sta nello spessore del tessuto asciuga molto rapidamente; uno spessore di 3 mm di inchiostro asciuga molto più lentamente.
  • usiamo lo Spray Aprimaglia ogni volta che occorre: https://www.cplfabbrika.com/aprimaglia-amex-500-ml.html ; lo spray si spruzza sul lato stampa del telaio ogni volta che se ne avverte la necessità; quindi si effettuano due, tre stampate a vuoto su un foglio di carta per riportare il telaio a regime.
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Questi inchiostri a solvente sono adatti per stampare su t-shirt in cotone?
Risposta alla domanda di Massimo

Gli inchiostri a solvente non sono utilizzabili su tessuto.

Per tessuto deve usare inchiostri ad acqua : https://www.cplfabbrika.com/serigrafia/inchiostri-per-serigrafia/inchiostri-a-base-acquosa.html
, oppure Plastisol (questi necessitano di cottura): https://www.cplfabbrika.com/serigrafia/inchiostri-per-serigrafia/inchiostri-plastisol.html

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Buongiorno, un annetto fa ho acquistato degli inchiostri a solvente Serimat, nonostante fossero ben chiusi hanno perso la cremosità di una volta, probabilmente dopo un uso intensivo aprire e chiudere il barattolo ha fatto evaporare parte del solvente. L'inchiostro è ancora utilizzabile, ma vorrei evitare con il tempo di dover buttare via tutto. Mi sapreste consigliare sul tipo di diluente o solvente da utilizzare per mantenere sempre al meglio la viscosità dell'inchiostro?Grazie e buon lavoro
Risposta alla domanda di Roberto

Quando gli inchiostri a base solvente, con il tempo, perdono solvente per evaporazione e diventano più densi, occorre ripristinare la giusta viscosità semplicemente aggiungendo un diluente compatibile.

Nel caso del Serimat va benissimo il Diluente Normale 290.15, oppure il Diluente Lento 290.23: https://www.cplfabbrika.com/serigrafia/prodotti-chimici-per-serigrafia/diluenti.html

E’ assolutamente da evitare il Solvente Pulizia Telai, che ha un’altra funzione: quella di distruggere le molecole degli inchiostri quando vogliamo pulire il telaio a fine stampa.

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Salve, volevo sapere che differenza ce tra il Nero - Nero Europa - NeroTermosaldabile? poi volevo sapere se gli inchiostri in questa lista Serimat quasar sono tutti opachi? volevo anche sapere se questo SERIMAT GEL TIXOTROPICO 1 KG e sempre un inchiostro che si usa come tutti gli altri ? a me sembra dal immagine colore grigio? grazie per le informazioni
Risposta alla domanda di Mario

Il Serimat Nero è un inchiostro coprente che si utilizza nella maggior parte dei casi, ogni volta che si vuole ottenere una stampa coprente.

Il Serimat Nero Europa è il nero che si utilizza soltanto in quadricromia; è limitatamente coprente, come gli altri tre colori di quadricromia.

Il Serimat Nero Termosaldabile si usa sul pvc in foglio, che viene poi tagliato e termosaldato, per esempio per realizzare forme gonfiabili (boe di segnalazione, oggetti pubblicitari o altro). Questo nero ha la particolarità che può essere stampato anche sulle aree che poi saranno termosaldate. Altri inchiostri impediscono ai due lembi di pvc di attaccarsi tra loro.

Il Serimat è un inchiostro opaco. La versione lucida si chiama Serigloss.
Il Gel tixotropico non è un inchiostro, ma un additivo da aggiungere agli altri colori. La sua funzione è quella di regolare la variazione di viscosità dell’inchiostro in funzione dei movimenti cui viene sottoposto con la racla. Trattandosi di additivo ha colore neutro. Il suo impiego è soprattutto con macchine automatiche.

Franco Ratto.
Responsabile Tecnico e Commercaiale

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Carta intestata con logo dell'azienda visibile in controluce. Quale prodotto mi consigliate?
Risposta alla domanda di Andrea

Un sistema che consente di ottenere una parvenza di “effetto filigrana” è il seguente:
Serimat base trasparente additivato con polvere perlescente e stampato a basso numero di fili.

Naturalmente occorre effettuare prove con telai di diversa filatura e aggiungere la polvere alla base in diverse percentuali, per ottenere un effetto conforme alle aspettative.
In realtà, aggiungendo materiale alla carta (l’inchiostro trasparente con polvere perlescente) si ottiene un effetto filigrana di tipo opposto a quello classico.

Il vero effetto filigrana, infatti, è ottenuto togliendo materiale all’impasto della carta, perciò in controluce il disegno della filigrana appare sempre più chiaro.
Nel nostro caso, invece, aggiungiamo materiale e perciò la luce passa attraverso la carta in quantità inferiore.
Con il nostro procedimento si vede forse il disegno osservando la carta a luce radente.

Franco Ratto,
Direttore Tecnico e Commerciale

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Come posso effettuare una stampa serigrafica con effetto filigrana un inchiostro molto chiaro? con la polvere perlescente verrebbe troppo lucido o sbaglio?
Risposta alla domanda di Giulio

La lucentezza della superficie stampata non dipende dalla polvere perlescente, ma dalla base trasparente; quella del Serimat è mattata, e perciò anche l’effetto finale sarà mattato.

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Salve,devo proprio utilizzare serimat per stampare su sacchetti e borse di carta? (borse di carta naturale marrone per alimentari o IKEA, ecc), o posso utilizzare inchiostri ad acqua? quale sarebbe la differenza tra serimat e quelli ad acqua?
Risposta alla domanda di Sasha

Gli inchiostri a base acqua aderiscono molto bene alla carta. Specialmente il Texprint Mono, da noi provato in laboratorio, ha un’ottima resa.

Aderisce altrettanto bene il Modatex (altro inchiostro ad acqua da noi commercializzato), ma a seconda del tipo di carta tende a infiltrarsi nelle fibre e si ha perdita di nitidezza.

La diffferenza tra Serimat e inchiostri ad acqua sta nella stampabilità: mentre il Serimat può essere stampato fino a 120 fili, e quindi può riprodurre anche scritte o tratti molto piccoli, gli inchiostri a base acqua possono essere stampati con telai massimo a 77 fili, ma a 55 fili si ha la migliore stampabilità, senza rischi che l’inchiostro tappi le maglie del telaio. Perciò con gli inchiostri a base acqua non si riescono a riprodurrre tratti molto fini.

Per quanto riguarda l’asciugatura non vi è invece alcuna differenza, poiché ambedue gli inchiostri asciugano a temperatura ambiente.

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Vorrei stampare una grafica molto fine con telaio a 120 fili e inchiostro Serimat Quasar a solvente. Per lavare il telaio che prodotto devo usare?
Risposta alla domanda di Francesco

L’inchiostro Serimat, a differenza degli inchiostri a base d’acqua, può essere utilizzato con tele fino a 120 fili, il che lo rende ideale per i dettagli più fini.

Il telaio deve essere pulito con il prodotto Solvente 110 Bio.

Gli inchiostri a base solvente non devono MAI essere miscelati o puliti con acqua.

Per diluire l’inchiostro Serimat (o Serigloss), è necessario utilizzare il diluente specifico, posso consigliare il diluente lento 23.

La procedura di pulizia deve essere eseguita come segue:

Tenendo la cornice con il lato della spatola rivolto verso l’alto, versare una piccola quantità di solvente all’interno della cornice e poi muoverla in modo che il liquido raggiunga tutte le zone macchiate di inchiostro.
A questo punto, utilizzando la carta, distribuire il solvente in modo uniforme sulla superficie e iniziare a raccogliere l’inchiostro.
Vedrete che l’inchiostro si scioglie e viene parzialmente assorbito dalla carta.

Continuare a rimuovere l’inchiostro, utilizzando altri pezzi di carta pulita.

Una volta terminata la pulizia dell’interno del telaio serigrafico (lato della racla), è possibile girarlo e iniziare a pulire il lato da stampare. Questa volta, è necessario bagnare la carta direttamente con il solvente.

Una volta terminata la pulizia, osservate il telaio in controluce: l’area di disegno deve essere bianca, dello stesso colore della tela, e soprattutto non devono esserci residui di inchiostro vicino alla grafica, altrimenti la tela si chiuderà e non sarà possibile utilizzarla.

Gli inchiostri a base solvente non asciugano così rapidamente come quelli a base acqua, ma bisogna comunque fare attenzione che non si asciughino sul retino, rovinando il telaio serigrafico.

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